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sabato 14 febbraio 2015

Mosca 1991: Putin e I Metallica


Putin è come Breznev, rimpiange l'URSS ed è a capo di un impero del male, ma noi ricordiamo prettamente giovani in festa a Mosca quando cadde e oggi vogliamo ricordarli.
Questo che vi mostriamo è il concerto dei Metallica del 1991 alla vigilia della caduta dell'URSS dove circa 1 milione di giovani Russi incluso soldati sovietici riempivano il Tushino Air Field, prima di convergere in seguito sulla Red Square, abbracciando il grido di libertà del Rock made in USA sventolando la bandiera Americana. Ricordiamo alla Russia la sua identità libera !


Enter Sandman


Fade to Black


Harvester of Sorrow


Moscow 1991-09-28. Full Concert




Mentre avvenivano tutte queste cose, mentre i Russi abbattevano i simboli del comunismo sovietico, il giovane colonnello del KGB Vladimir Putin si dimetteva in protesta contro il governo Gorbachev in quanto contrario alla Glasnost ( trasparenza del governo ) e alla Perestroika ( ristrutturazione economica e apertura verso l'Occidente ), che tutt'ora reputa responsabile con Eltsin delle miserie della Russia.
La verità però come qui vediamo benissimo è che non ci fu nessun complotto per far cadere l'URSS e tantomeno non ci fu nessun errore verso cui provare nostalgia o rimpianto come fa lui. Ci fu solo il grido di libertà dei giovani Russi.

La prossima volta che ascolterete simili cose da parte di Putin and co. ricordate queste immagini, 1 milione di giovani Russi al Tushino Air Field e in seguito sulla Red Square a Mosca che festeggiano gli Stati Uniti con il sound made in USA dei Metallica sventolando le bandiere Americane. Poco tempo dopo crollerà l'URSS. I Metallica abbattono l'Unione Sovietica potremo dire, si i Metallica e milioni di giovani Russi le cui immagini qui parlano da sole.

Putin rappresenta il residuato bellico di oltre 50 anni anni di guerra fredda a causa di un terribile regime in URSS che è stato abbattuto da milioni di giovani Russi che gridavano Libertà e America !

Dall'ascesa di Putin in Russia come denunciato dalle stesse voci critiche di cittadini Russi è gradualmente aumentata la corruzione, la censura dei media, il controllo di stato dell'informazione, è ritornata la propaganda in stile Sovietico, gli arresti sommari e politici a cui si può aggiungere l'uccisione o il brutale pestaggio e le minacce verso giornalisti e cittadini russi che si danno all'attivismo politico e il conseguente crollo della libertà economica e personale. Solo il mese scorso ci sono stati circa 200 arresti di manifestanti anti Putin a Mosca in solidarietà ad Alex Nalvaji blogger critico di Putin, candidato a sindaco di Mosca e arrestato qualche anno fa con accuse sommarie di evasione fiscale e tutt'ora agli arresti in quello che è riconosciuto come un caso di processo politico.

Eclatante è il caso di Mikhail Khodorkovsky, magnate petrolifero russo e attivista politico di tendenza liberista in opposizione a Putin. Arrestato anch'esso con accuse sommarie a tema fiscale e eiconosciuto dai principali analisti internazionali come processo puramente politico. Detenuto 10 anni in carcere in Siberia, Khodorkovsky verrà poi rilasciato per le Olimpiadi di Sochi sulla scia della propaganda Putiniana poco prima di invadere l'Ucraina.

Accorso a Kiev Khodorkovsky si pronuncerà in una toccante dichiarazione di solidarietà al popolo dell'Ucraina: “Voglio che sappiate che esiste anche una Russia diversa !”


E a questa Russia diversa che chiede libertà e giustizia che ci uniamo e sosteniamo. Ieri come oggi non siete soli. Il mondo libero è con la Russia libera !

All'epoca di Eltsin c'erano difficoltà certo, ma c'erano anche movimenti per i diritti civili, libertà di stampa e di opinione, libertà economica e personale e un primo ministro diverso da Putin che con coraggio e determinazione affrontava a viso aperto in TV i politici corrotti.

Putin accusa falsamente Eltsin della crisi economica, ma la crisi era colpa dell'Unione Sovietica di per sè. E dopotutto i russi ricordano le file per il pane dagli anni '60, figuriamoci nel 1991 !

La verità è che con Putin non è cambiato assolutamente niente, dopo 20 anni l'economia Russa è praticamente la stessa e pretende ora che il mondo accetti i ricatti sui mercati energetici per coprire le spese dei fallimenti del governo Putin e l'enorme costo della corruzione della Russia di Putin, così come del regime dell'Iran con cui è alleato ecc. ecc.

Alexander Lebedev proprietario del Novaja Gazeta fondato all'epoca di Gorbachev, si chiede in un' intervista del 2011 come pensi il governo Russo di andare avanti senza investimenti stranieri e quindi in pratica senza libero mercato “La Russia non produce niente, estrae solo Petrolio”. Esattamente se non peggio di quando c'era l'URSS. La Russia di Putin continua ad essere una nazione praticamente fallita dove impera la corruzione e l'inefficienza.

Lebedev rappresenta il principale giornale ancora libero rimasto in Russia insieme ad una manciata che si contano ormai letteralmente sulle dita di una mano a seguito di anni di intimidazioni e acquisizioni altrettanto ostili da parte del governo Russo. Vi ci lavorava anche Anna Stepanovna Politkovskaja uccisa alcuni anni fa a seguito in particolare di famose inchieste giornalistiche critiche sull'operato del governo Putin nel Caucaso in Checenya e Giorgia, 5a giornalista uccisa della stessa testata ma non gli unici in tutta la Russia. Famosa la denuncia sulla censura durante l'assedio terroristico alla scuola di Beslan in cui i terroristi dichiararono di essere terroristi internazionali e non terroristi ceceni.

Lebedev parla a quella parte di giovani Russi cresciuti sotto 20 anni di regime di Putin che non conoscono nient'altro di diverso e lo accetta sin troppo passivamente. Persone che credono normale la corruzione e le tangenti per fare industria. Che il massimo del giornalismo sia avere posizioni neutre contro il diritto di critica verso il governo che è però il cuore della democrazia, che tutt'al più possano aspirare a fare “le starlet” per il governo Putin. Che troppo poco si interessano di quanto l'intimidazione in Russia sia tale che persino avere contatti online con filo Americani è avvertito come un potenziale problema.

E poi c'è una Russia diversa, una Russia migliore che vuole libertà e giustizia, figlia dei giovani che affollavano la Red Square nel 1991. A loro e ai loro genitori va il nostro pensiero e il nostro sostegno ! Free Russia !







Some Links:


The Russian Journalists Terrorised For Criticising Putin ( 2011 )


Putin's Media War – Russia ( 2005 )





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