Debito Pubblico Italiano

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lunedì 8 settembre 2014

Berlusconi attacca la NATO e l'America, ma la colpa è solo sua !!


Si cari lettori, la colpa dei disagi portati agli Italiani e alle aziende interessate dalle sanzioni verso la Russia, dalla questione Libica e da tutto il resto, è solo del governo Berlusconi e di quanti altri ne hanno seguito il solco irresponsabilmente.

Già diversi anni fa mentre si gettava la nazione nel mortale abbraccio di Gazprom and co., il sottoscritto osservava l'azzardo politico nello stringere eccessivamente rapporti della nostra Economia con nazioni come la Libia di Gheddafi e la Russia, non governati da libero mercato, ma da regimi.

Nel Maggio 2011 il sottoscritto scriveva un'analisi generale sullo stato dell'Italia, prevedendo peraltro in un prossimo futuro, poi arrivato, una crisi di deficit che culminò con la caduta del governo Berlusconi ad un passo dal crack dei conti pubblici.

Se degli investitori mi avessero chiesto consiglio su come comportarsi nei riguardi dei mercati Russi, avrei consigliato cautela. In particolare avrei consigliato di non esporsi eccessivamente sui mercati Russi preparandosi ad accusare perdite dall'acuirsi di tensioni internazionali negli anni successivi.

L'Osservazione che ci interessa nacque intorno la vicenda di Lactalis che voleva investire nell'acquisizione di Parmalat rendendola così un'azienda privata produttiva, incontrando notevoli resistenze interne a cominciare dal governo Berlusconi:

....l'ingresso di Lactalis in Parmalat è salutato con grande interesse dal libero mercato, ma non evidentemente da chi vuole conservare privilegi e simili. In un quadro di fuga degli investitori dal nostro paese, il governo inizia così una guerra di protezionismo di non si sa bene che cosa, dall'ingresso di capitali Francesi in una società Italiana in difficoltà e che vuole fare di Parmalat uno dei principali produttori mondiali di Latte come infatti è la Francia e questo mentre l'Italia stessa regala o aveva già regalato imponenti pezzi della nostra finanza e industria al regime Libico di Gheddafi e alla Gazprom dell'amico Putin.

In realtà poi ci sarà anche Rosneft dell'amico di Putin Ighor Sechin e personaggi simili, che ad esempio possiede il 13% di Pirelli e siede nel board dell'azienda Milanese nonché possessore del 21% di Saras. Sechin per capirci è colui che dopo aver mandato il magnate russo Khodorkosvki competitor economico e politico di Putin e Gazprom in carcere in Siberia, ne ha “rilevato” l'intera proprietà da cui è sorta Rosneft.

Alla fine serviranno a poco le dichiarazioni di Berlusconi sulla sua fede nel libero mercato, un po' come le dichiarazioni di Putin ad inizio mandato anni fa, poiché pochi giorni dopo la Guardia di Finanza per ovvia direttiva del ministero avvierà perquisizioni a tappeto in banche, aziende quali la Lactalis Italia e tutti i protagonisti di una libera acquisizione finanziaria. Operazioni che anch'esse ricordano molto le perquisizioni e arresti Russi del governo Putin contro i concorrenti di Gazprom... Il piano del ministero era fra l'altro quello di mantenere il controllo di Parmalat introducendo fondi quali l'INPS e altri fondi pubblici con la crisi di deficit a cui ci affacciamo e con le famiglie e aziende in grande difficoltà che ne avrebbero molto più bisogno e infine tramite ( Sic ! ) ingresso consistente di fondi cinesi... Ci stupiamo poi che i nostri migliori partner e alleati in Occidente ci guardino con scetticismo e dubbio ?

Non è nostra intenzione equiparare Berlusconi a Putin, tuttavia se ne evidenziano alcuni errori e, lontani i tempi di Pratica di Mare, sbilanciamenti eccessivi verso Est e verso un tipo di politica economica importata da lì che riteniamo dannosa e poco liberale per il nostro paese e questo anche perché si è cercata un' alternativa alle riforme strutturali necessarie e alla perdita dei privilegi e l'unica alternativa come già evidenziamo da tempo è consegnare la nostra nazione a realtà come il regime di Gheddafi, certe oligarchie Russe o il regime comunista Cinese. Dubitiamo ad ogni modo che questa strada oltre che ad essere lesiva della libertà sia di aiuto per l'impresa italiana che verrebbe legata ai capricci di dittatori e oligarchi come già accaduto sia in Libia che in Russia, piuttosto che ai meriti del libero mercato o fagocitata come Volvo e non solo dai Cinesi...”

Nei mesi successivi l'intervento forte e determinato dell'Europa a tutela del libero mercato permetterà a Lactalis di completare l'acquisizione all'83% del core della produzione di latte.

Cari amici lettori che ancora vivete, lavorate e producete in Italia, è esattamente per questa ragione che oggi patite le difficoltà che ci sono, politiche scellerate che invece di fare riforme e portare innovazione e libero mercato, hanno legato la nazione ai capricci di dittatori e oligarchi e in nazioni instabili che oggi vanno bene e domani non più, e tutto questo per mantenere l'indecenza industriale e politica dell'Italia, piuttosto che confrontarsi con i meriti del libero mercato, dove vince chi compete meglio, chi lavora e produce meglio, non chi fa accordi politici sotto banco e ruba indiscriminatamente dilapidando i conti societari che tanto ripagheranno quei fessi dei contribuenti men che meno quando l'oligarca di turno si sarà stancato.... senza contare la monopolizzazione tipica del mercato in questi casi che a vario titolo e azioni impedisce la concorrenza e in ultima analisi lede quindi la libertà.

Questo stesso Berlusconi che incredibilmente forse dopo aver preso troppo sole d'estate, si scaglia con violenza inaudita contro l'intera NATO e gli Stati Uniti in merito alle azioni del governo Russo di Putin and co., che non da ieri, già dai tempi di Bush ha grandi problemi a confinare con la NATO e l'Europa che considera avversari e non amici, facendo di fatto guerra al libero mercato e alla democrazia, in Ucraina come in Georgia, altrove e nella stessa Russia e portando a tutto quello di cui abbiamo parlato negli articoli precedenti, sanzioni incluse.

Una componente politica quella dell'attuale destra Italiana che con Salvini ( Lega Nord ) e Razzi ( nuova Forza Italia ) e altri esponenti, incluso SEL con tanto di lettera di Berlusconi va

nel regime comunista della Corea del Nord e ne tornano decantandone il modello !!! E tutti insieme in coro a tessere lodi a San Putin e la Corea del Nord contro i cattivi Americani in stile retorica comunista del '68 !

Già Vendola, SEL e i rigassificatori in Puglia.......

In questo contesto suonano ancorchè spettrali, le rivendicazioni di Maroni governatore della regione Lombardia che strillano sui rimborsi da chiedere in merito le sanzioni Russe per il comparto agricolo Lombardo che accuserebbe perdite per 40 milioni di euro. Ora a parte che tale cifre è un'inezia, non a caso la Russia è un partner minoritario, ma la UE ha già stanziato degli incentivi, Maroni dev'essersi distratto, e se tali aziende dipendono tutte dalla Russia e non riescono a vendere altrove, sono davvero è il caso di dirlo, alla frutta. In Italia complessivamente si parla di appena 200 milioni di Euro come export totale.

Anche perché semmai è l'Italia che deve chiedere rimborsi per i danni dei loro passati governi. A cominciare dall'inutile Aeroporto di Malpensa costato miliardi di Euro e perlopiù snobbato dalle principali compagnie Aeree del mondo, finendo ultimamente persino con il lasciare a piedi 200 passeggeri per carenza di personale a terra dopo un atterraggio di emergenza.... alla faccia dell'Hub internazionale. E da Malpensa ai miliardi sprecati per l'Expò che a pochi mesi dall'avvio è ancora in costruzione e privo di molti servizi, un autostrada inutile ecc. ecc.... l'elenco continua ma è già sufficiente per capire.

Rutelli osserverà di recente come Malpensa “non può essere l’hub italiano, per capirlo basta guardare la cartina”. Il mercato ha già scelto Fiumicino.
I Filo Putin hanno davvero problemi con la geografia e con il mercato, possiamo assicurare che è l'ennesimo caso questo e a farne le spese sono ancora una volta gli Italiani.

L'ingresso dei capitali dell'entourage di Putin nella finanza e nelle aziende di stato Italiane alla fine si fa sentire pesantemente con una virale e violenta campagna propagandistica e un'influenza politico istituzionale verso cui persino i governi Monti, Letta e Renzi hanno incontrato notevoli difficoltà senza riuscire ancora oggi a quasi 4 anni di distanza dalla più grave crisi finanziaria ed economica dell'Italia dal dopoguerra, a varare riforme efficaci per modernizzare e liberalizzare l'economia, riforme che puntualmente si arenano nel parlamento, famosi i voti di 80 senatori del PDL e non del PCI contro le liberalizzazioni proposte dal governo Monti per fare un esempio ( non difendiamo Monti dai suoi evidenti errori, riportiamo soltanto i fatti ).

L'unica cosa che ancora salva l'Italia dal divenire una colonia totalitaria di Mosca come la Bielorussia o meglio il Venezuela degli amici di Putin, Chavez e Maduro, sono la NATO e l'America.
 
Dio benedica gli Stati Uniti d'America !



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2 commenti:

  1. Per fortuna lui ora conta poco

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  2. Sa non sono antiberlusconiano, ma ho pensato esattamente la stessa cosa in queste ore.... per fortuna che ora conta poco e non c'è lui al governo !

    Capisco che nel caos della guerra mediatica Russa ci si possa sentire a volte confusi ma personalmente riteniamo debbano essere chiare delle cose. Si tenga anche un canale diplomatico aperto, in questo Berlusconi fa benissimo ma:

    1) senza rifilare la propaganda russa alla nazione e svendere la nazione a Gazprom and co.
    2) ci sono dei limiti.

    Mi spiego alla fine fra Russia Today e la NATO ci fidiamo più della NATO che oltretutto portano tutta una serie di prove, analisi e osservazioni quando parla contando sulle risorse del Pentagono e della Casa Bianca. Su questo deve stare attento anche Berlusconi...

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