Debito Pubblico Italiano

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venerdì 18 marzo 2011

Attacco alla Libia: polemiche e analisi della questione



Prossimo l'intervento in Libia, anche in Italia sormontano le polemiche e persino fra i sostenitori del governo, l'opinione pubblica si spacca fra chi tendenzialmente appoggia Gheddafi e chi no. Al fine di ottenere una maggiore e chiara visione della cosa anche dal punto di vista geopolitico, invitiamo a leggere il nostro precedente articolo riguardo la crisi in Nord Africa e i vari elementi che hanno portato a comprendere, a noi così come alla Casa Bianca, la necessità di questo intervento che costituisce inoltre una grande occasione per la democratizzazione dell'intero Nord Africa e quindi una grande occasione per l'Italia in primis al fine di ottenere mutuo sviluppo economico di rilievo.

C'è da dire che leggendo certe rimostranze di questi giorni contro l'America, la Gran Bretagna e la Francia sembra di sentir parlare i comunisti.... Eppure forse non tutti ricordano che Gheddafi è un terrorista, e se ci siamo già dimenticati del terrorismo libico, di certo non lo hanno fatto i parenti delle vittime del terrorismo libico a cominciare dalla strage di Lockerbie, al triste episodio dell'Achille Lauro che vede coinvolto anche il Raìs in quella che fu fra l'altro una delle peggiori scelte di poltica estera del governo italiano dai tempi della guerra con Hitler contro gli USA e che portò infatti alla caduta dell'allora governo Craxi per dimissioni spontanee di vari membri del governo.

In realtà Gheddafi è stato un nemico giurato di tutto l'Occidente per decenni. Ma non è stupido anzi è piuttosto intelligente e il suo cambio di politica giunge all'indomani della seconda invasione dell'Iraq. Gheddafi quindi non cambia registro per chissà quali ideali, ma perchè comprende che se continua a dare “fastidio” in quel modo, Bush lo avrebbe come dire sonoramente “preso a calci”.
Lo stesso Bush ad ogni modo ammonì l'Occidente dal fare troppe concessioni al Raìs. Noi preferimmo ignorarlo e nonostante la capacità diplomatica del Premier Berlusconi, siamo finiti invischiati nell'affaire Libico nel modo peggiore.. Non solo l'Italia evidentemente, ma anche la Francia che accoglie calorosamente Gheddafi e l'Inghilerra che arriverà nientemeno a liberare l'attentatore di Lockerbie fra le giuste ire degli Stati Uniti e l'amarezza dei parenti delle vittime incluso cittadini inglesi seppure in numero minore.

L'affaire Libia è stato quindi un errore clamoroso di tutta l'Europa e lascia veramente basiti la posizione della Germania che nonostante essersi beccata una bomba in un locale da parte del terrorismo Libico a cui seguì il famoso bombardamento ordinato da Reagan, arriva addirittura ad astenersi dalla risoluzione ONU in difesa dei civili Libici, appiattendosi sulle posizioni di Russia e Cina che risultano ad ogni modo di gran lunga più comprensibili di quella tedesca.

Alcuni si lamentano che la Libia in fondo è zona di competenza italiana, la verità è che Gheddafi andava tenuto a bada sin dall'inizio e visto che la Libia è il nostro cortile di casa e visto che noi dovremo essere l'8a potenza industriale del mondo nel G8, noi dovevamo essere i primi a bombardare Gheddafi invece di offrirgli anche il braccio con tutta la mano e la tazza di caffè... La verità è che se ci tenevamo tanto alla Libia, dovevamo dimostrare di saper gestire la situazione. Che pensiamo di poter essere una potenza mandando avanti gli altri ??? Armiamoci e partite... si l'armata brancaleone del Mediterraneo !
Ma davvero pensiamo che il mondo sarebbe stato a guardare mentre quel megalomane di Gheddafi faceva i porci comodi suoi penetrando l'economia Occidentale, ricattando l'Europa e l'Occidente, e minacciando di consegnare le sue riserve alla Cina ? E senza contare i bombardamenti poi sulla sua stessa popolazione !!???
Ma quando caspita si sveglierà questa nazione ?? Se vogliamo essere la potenza al centro del Mediterraneo come meritiamo, dobbiamo avere gli attributi di portare avanti interventi militari quando è necessario agli interessi nazionali. Se ce la facciamo sotto per ogni scemenza detta e fatta da un omuncolo del nord Africa dove mai vogliamo andare ??? Stesso ragionamento per la lotta al terrorismo ecc.

Inoltre sempre come detto nell'articolo sulla crisi in nord africa, questo conflitto va inquadrato nella competizione sulle materie prime fra USA ( e quindi NATO ) contro la Cina. Cina che come enunciava anche Tajani dalla commissione dell'Unione Europea, sta mettendo in crisi il mercato globale delle materie prime. Se la nostra nazione pensa di poter stare nel mezzo è una pazzia. Possiamo certo essere moderatori e tramiti data anche la posizione che abbiamo, ma è impensabile pensare di poter assumere una politica estera ambivalente da ambo i lati. E' una pazzia che schiaccerà la nostra nazione come infatti già sta accadendo in questo caso.
L'Italia deve decidere da che parte vuole stare, noi tutti e gran parte del popolo Italiano scegliamo la libertà, la democrazia e il libero mercato con lo sviluppo e crescita economica e sociale rappresentata dagli USA e dalla NATO.


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